Tassa sui rifiuti: un vero salasso per i ristoratori comaschi, con rincari sempre più consistenti, anno dopo anno. Basta pensare che il capoluogo comasco è tra le venti città italiane nelle quali la Tari per i ristoranti è aumentata di più rispetto al 2012, ovvero prima che il prelievo per raccolta e smaltimento esplodesse. E’ quanto emerge guardando il focus sui tributi locali pubblicato oggi dal Sole 24 ore. L’analisi si concentra sul peso della Tari (ultimo nome assegnato alla tassa sui rifiuti) per le utenze non domestiche, considerando l’importo in euro al metro quadrato e la variazione percentuale rispetto al 2012. Quattro gli esempi presi in considerazione: un ristorante da 180 mq, un negozio di parrucchiera da 70mq, un ufficio da 150 e un’industria alimentare da 3mila mq. Per quanto riguarda il capoluogo comasco, come detto, a pagare il conto più salato sono i ristoranti: €27,04 al metro quadro in media, con un aumento del 64% rispetto al 2012, il 19esimo più alto tra le città italiane, quasi il doppio rispetto al +35% medio registrato a livello nazionale. Peggio di Como, tra le realtà vicine, soltanto Sondrio dove il rincaro è del 77% rispetto al 2015, anche se l’importo medio è nettamente più basso: €14,77 al metro quadro.
Se la Tari è un peso sempre più ingombrante per i ristoratori comaschi, parrucchiere e imprese alimentari con sede a Como possono tirare un sospiro di sollievo, almeno riguardando i conti di tre anni fa. In entrambi i casi, infatti, la tassa sui rifiuti è diminuita (rispettivamente del 13 e del 28%). La riduzione registrata dalle imprese alimentari, anzi, è una delle più consistenti a livello italiano, con Como al diciassettesimo posto e un risparmio triplo rispetto al -9% medio nazionale.
Per quanto riguarda le famiglie, infine, sempre secondo quanto pubblicato oggi sul Sole 24 Ore, considerando il rincaro rispetto al 2014, Como è tra le prime trenta città italiane (+3,6%) ma la tariffa media è la diciannovesima più bassa a livello nazionale: 227 euro considerando un appartamento di circa 100 mq con tre persone, quasi la metà rispetto ai 523 di Cagliari maglia nera.