Dopo settimane di scontri sul pedaggio, ora la battaglia sulla tangenziale di Como si sposta sul secondo lotto. Il botta e risposta, ancora una volta, è tutto fra Milano e Roma, o meglio fra Regione e Parlamento. Ieri le dichiarazioni del governatore lombardo Roberto Maroni che, a margine dell’inaugurazione della tratta B1 di Pedemontana, ha detto: “Le risorse per il secondo lotto ci sono, però non possiamo fare le gare finché Ministero e governo non approvano il progetto definitivo al Cipe” rimandando di fatto la palla a Roma. Lo stesso Maroni oggi ha rincarato la dose: “Ci sono progetti per il completamento delle tangenziali di Varese e Como, in attesa di essere approvati dal Cipe. Peccato che a Roma dormano. Nel pre Cipe di tre giorni fa c’erano due progetti nostri – ha aggiunto il presidente – il Cipe straordinario di oggi invece è stato convocato solo per Sicilia e Sardegna”.
E da Roma arriva la risposta dei parlamentari comaschi, che rimandano le accuse di Maroni al mittente.