Il futuro di Acsm Agam divide l’opposizione comasca in consiglio comunale. Al centro dell’attenzione l’ipotesi di cessione del pacchetto azionario dell’azienda da parte di Palazzo Cernezzi. Favorevole all’operazione è Alessandro Rapinese, pur con dei distinguo, contrari Laura Bordoli e Luca Ceruti, mentre Roberta Marzorati vuole studiare bene la questione.
La giunta al momento ha dato solo il via libera alla scelta dell’advisor, tutte le ipotesi sono dunque ancora sul tavolo. «Io sono totalmente favorevole, non è compito di un Comune erogare gas o gestire distributori di benzina – dice Rapinese – Temo solo il modus operandi di questa giunta di cui non mi fido. Abbiamo visto il disastro che hanno fatto per vendere due farmacie e tre immobili».
Contraria invece Laura Bordoli di Nuovo Centrodestra. «Speriamo che questa giunta vada a casa prima che si chiuda l’operazione – dice – Altrimenti sarebbero capaci di spendere tutto per la bonifica della Ticosa. Io avevo già sollevato i problemi in luglio. Era scritto nero su bianco nel bilancio previsionale la possibilità di vendere. Cedere le quote di Acsm-Agam è comunque sbagliato».
Luca Ceruti si dice invece preoccupato perché con la cessione delle quote ad A2A «si andrebbe a creare una unica multiutility lombarda con potere su tutta l’energia». Oggi il Comune di Como detiene il 24,8% del pacchetto azionario di Acsm-Agam.