Due cardiologi dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia hanno pubblicato su Lancet e New England Journal Of Medicine due articoli scientifici sulle strategie di trattamento dell’infarto miocardico. Si tratta di Mario Galli, responsabile del Laboratorio di Emodinamica del presidio di San Fermo della Battaglia, e di Filippo Russo, coautori di due articoli scientifici redatti nell’ambito del Progetto Matrix, il più grande studio italiano condotto in cardiologia, patrocinato dalla Società Italiana di Cardiologia Invasiva.
I due lavori analizzano due aspetti della gestione dell’infarto. La prima pubblicazione, intitolata Radial versus femoral access in patients with acute coronary syndromes undergoing invasive management: a randomised multicentre trial, vede Mario Galli tra i coautori ed è stata edita a giugno su Lancet e ha contribuito recentemente a modificare le linee guida della Società Europea di Cardiologia. La seconda pubblicazione, Bivalirudin or unfractionated heparin in acute coronary sindromes, di cui Filippo Russo è uno dei coautori, è edita sul New England Journal of Medicine di settembre e documenta la “non superiorità” di uno dei due farmaci anticoagulanti rispetto all’altro nei pazienti inclusi nello studio Matrix.
I risultati sono già stati presentati in occasione dei più importanti congressi europei, come il Congresso della Società Europea di Cardiologia di Londra, e americani (Congresso dell’American College of Cardiology a San Diego) ed è verosimile che in occasione della prossima revisione delle linee guida in merito al trattamento delle sindromi coronariche acute lo studio modifichi le raccomandazioni sulla strategia anticoagulante nei pazienti affetti da infarto.