Tagli alle risorse pubbliche: dal 2010, il Comune di Como ha perso quasi diciassette milioni di euro, uno dei valori relativi più alti d’Italia. A snocciolare questi dati e a classificarli è, come spesso accade, l’edizione del lunedì del Sole 24 Ore, che oggi ha messo nero su bianco le risorse tagliate ai comuni con la spending review.
Emerge che, Como, dal 2010 al 2015 ha rinunciato a 16 milioni e 800mila euro, pari al 72% della cifra spettante nel 2010. È la nona percentuale più alta d’Italia, tra i comuni capoluogo di provincia, in una graduatoria che vede molte città lombarde penalizzate. Ancor più d’impatto il dato pro capite: a ogni comasco lo Stato ha sottratto 202 euro. Risorse in meno per coprire, ad esempio, l’erogazione dei servizi.
<Quel che è perso è perso – commenta Paolo Frisoni, assessore al Bilancio del Comune di Como – mi preoccupa invece il futuro. Non possiamo più permetterci di subire altri tagli. Queste cifre sono relative al famoso fondo di solidarietà, dal quale abbiamo incassato le ultime risorse nel 2004: 3 milioni di euro. Dopodiché, abbiamo sempre versato. Negli anni – spiega l’assessore – le amministrazioni, anche quelle che ci hanno preceduto, hanno ritoccato verso l’alto addizionali e aliquote, dove possibile, per evitare il disastro. Ma ora non c’è null’altro da ritoccare. Ora non possiamo più permetterci di compensare altri tagli>.