Il punto unico di cottura a Prestino non piace ai genitori degli alunni comaschi. In particolare a chi ha un figlio che frequenta la scuola elementare di Via Isonzo. In poche ore, infatti mamme, papà e insegnanti hanno raccolto oltre 100 firme e le hanno inviate al comune di como.
Con un apposito indirizzo la giunta ha deliberato infatti di avviare l’iter per la realizzazione di un unico centro chiudendo le attuali 17 cucine presenti sul territorio cittadino. Una decisione che consentirebbe tra le altre cose – spiegano da Palazzo Cernezzi – di utilizzare gli spazi delle cucine per trasformarli in refettori che quindi potranno ospitare più bambini e di contenere i costi di approvvigionamento.
L’ipotesi allo studio, per caratteristiche strutturali e localizzazione, vedrebbe sorgere il nuovo punto unico nella scuola elementare di via Isonzo a Prestino, i cui alunni dovrebbero essere trasferiti nel vicino edificio in via Picchi, che ospita gli alunni delle medie.
E proprio questo punto fa insorgere le mamme e i papà che hanno inviato in comune una petizione sottoscritta da più di 100 persone.
In primis viene contestata la scelta di riunire gli studenti più piccoli con quelli più grandi <con l’evidente possibilità di episodi di bullismo> scrivono i famigliari preoccupati. In secondo luogo – si legge ancora – <l’associazione genitori negli scorsi anni ha sostenuto spese ingenti per attrezzare le aule di lavagna interattiva magnetica (costo 1.700 euro) e per dotare la scuola di un impianto di linea internet>. Al terzo punto della sottoscrizione si parla poi di viabilità e di difficoltà logistiche per chi dovrà accompagnare i piccoli alunni. Altra questione sottoposta all’amministrazione comunale è la mancanza di un refettorio in via Picchi, dato che <alle medie non usufruiscono di un servizio mensa>. Infine viene suggerito un altro edificio <in via Tentorio esiste un complesso con numerosi spazi liberi che potrebbe risultare idoneo al progetto che si vorrebbe attuare>.
Oltre a chi ha sottoscritto la petizione ci sono poi altri genitori che si sono rivolti al consigliere comunale Anna Veronelli (ex assessore alla scuola del comune di Como) che ha già richiesto una copia dei documenti e dei verbali delle commissioni mensa per fornire ulteriori informazioni.
<Diamo il via ad un percorso di ottimizzazione di un importante servizio – ha spiegato nelle scorse ore il vicesindaco e attuale assessore alle politiche educative, Silvia Magni – saranno riqualificati la gestione, l’organizzazione del personale e l’ utilizzo degli spazi. Capiamo la preoccupazione manifestata dalle famiglie in questi giorni e – aggiunge – quanto prima saranno organizzati incontri con i genitori e i docenti per presentare la nostra proposta e raccogliere valutazioni e contributi”.
I tempi per la realizzazione della struttura sono stimati in 6 mesi, con conclusione dei lavori entro dicembre dell’anno prossimo; l’importo per le opere edili ed impiantistiche interne ed esterne ammonta a 700mila euro.