La scadenza si avvicina e il destino resta incerto per la polizia provinciale di Como. Ancora una decina di giorni e poi dal primo novembre tutto potrebbe cambiare. Nell’ambito della riforma che prevede il riordino delle province il corpo rischia di scomparire e se entro il 31 ottobre non verrà stabilita una proroga o non verrà presa una decisione, il personale (28 agenti in tutto – suddivisi in diversi settori di competenza) verrà inserito nelle liste di mobilità dalle quali potranno attingere i comuni. Sostanzialmente sono due infatti le strade che si aprono per questi lavoratori: o il passaggio agli uffici comunali (perdendo di fatto l’operatività sul territorio) oppure la Regione potrebbe assorbire queste competenze mantenendo i distaccamenti attuali. Al momento non ci sono risposte certe. Quello che è certo è che la polizia provinciale ha una serie di incarichi specifici che vanno dal controllo ittico-venatorio, a quello ambientale, a quello stradale e lacustre che rischiano di essere persi. E proprio gli uomini della sezione lacuale hanno mostrato oggi al presidente della Provincia, Maria Rita Livio il proprio lavoro.