Una città che attende il suo palazzetto da quarant’anni, un nuovo progetto dopo due esperienze fallite e un poker di protagonisti. Il sipario non si è ancora alzato, ma Cantù è pronta per il terzo atto dell’ormai eterna vicenda palasport. Questa mattina conferenza stampa a Villa Calvi per spiegare ufficialmente – dopo giorni di indiscrezioni – chi e come sta lavorando per dare un palazzetto alla città del mobile e alla sua squadra di basket. In primis Irina Gerasimenko, moglie del magnate russo Dmitry, pronta con la società Sport Expo a finanziare la costruzione dell’opera nell’area del centro sportivo di via Papa Giovanni XXIII. Il progetto preliminare deve ancora essere completato e presentato in Comune per avviare la procedura semplificata, secondo la legge 147/2013. L’idea è di un palazzetto polifunzionale da 5.550 posti circa (8mila per gli eventi extra sportivi come i concerti) e un’area commerciale da 2.500 mq con attività di ristorazione, negozi, una spa, gli uffici della Pallacanestro Cantù e un museo del basket. Il progetto porterà anche alla riqualificazione dell’area verde e alla sistemazione del vicino torrente. Tempi e cifre ufficiali non ci sono ancora ma si parla di due anni di lavori e una spesa tra i 10 e i 20 milioni di euro.