Pedaggio della tangenziale di Como, la palla passa al Ministero delle Infrastrutture, direttamente interpellato dal governatore lombardo Roberto Maroni che chiede un intervento da Roma per mantenere l’infrastruttura gratuita. Il presidente di Regione Lombardia, oggi all’inaugurazione della Variante di Arcisate-Bisuschio si è detto contro il pedaggio ma al tempo stesso ha ribadito come la decisione non spetti più al Pirellone. “Su tangenziali e Pedemontana il pedaggio venne deciso dal Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) tanti anni fa – ha detto Maroni – Io sono d’accordo che non debbano essere pagate, soprattutto fino a quando non saranno completate del tutto, ma chi decide è il Governo, non noi”. Una decisione che dovrà arrivare entro le prossime due settimane, in caso contrario dal 1° novembre scatterà il pagamento: 62 centesimi per la tangenziale comasca. “Come Regione – ha ricordato il governatore – abbiamo sospeso il pedaggio fino alla fine di ottobre, assumendocene gli oneri, ma di più non possiamo fare. Ho già chiesto al Ministero delle Infrastrutture di riportare al Cipe la questione, per autorizzare la gratuità, tenendosi a carico i costi del pedaggiamento. Mi auguro di avere una risposta entro una settimana”. In attesa di capire se e quando arriverà una risposta da Roma, a Como continua la mobilitazione contro il pagamento di un’opera tuttora incompleta, in assenza del secondo lotto. Prossimo appuntamento sabato 17 ottobre a Como, a Porta Torre, dove dalle 9.30 alle 19 Confesercenti organizzerà una raccolta firme per chiedere al Consiglio Regionale di cancellare il pagamento del pedaggio.