Gli hanno sparato davanti a casa, a Carugo. Una serie di colpi di arma da fuoco alle spalle: Alfio Vittorio Molteni, architetto, 58 anni, è morto ieri sera , vittima di un agguato ancora avvolto dal mistero.
Un omicidio che sconvolge la Brianza al confine tra le province di Como e Monza, territorio dove Molteni era molto conosciuto: l’architetto 58enne, specializzato nell’arredamento d’interni di lusso, lavorava con le più prestigiose aziende della zona.
L’OMICIDIO
Mercoledì sera, secondo quanto è stato possibile ricostruire, Alfio Vittorio Molteni sta per andare in stazione a prendere il figlio. Attorno alle 21 è davanti casa verde di via Garibaldi 32, dove abita con l’anziano padre.
Ad attenderlo, a pochi passi dall’uscio, una mano armata di pistola. I colpi sarebbero stati esplosi da dietro: Molteni, colpito alle spalle, si accascia al suolo, ferito gravemente. Un vicino chiama immediatamente i soccorsi.
In via Garibaldi arrivano gli operatori sanitari del 118, che caricano Molteni sull’ambulanza e, scortati dai carabinieri, lo portano in massima emergenza all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, dove i medici fanno di tutto per tentare di salvargli la vita. Purtroppo, però, Alfio Vittorio Molteni non ce la fa: troppo gravi le ferite causate dai proiettili. L’architetto muore poco dopo il ricovero in ospedale, mentre nella casa di via Garibaldi carabinieri di Como e Cantù e i reparti di investigazione scientifica iniziano i rilevi per tentare di dare un volto all’assassino, o agli assassini.
LA VITTIMA
Chi lo conosceva, anche solo per averci scambiato due chiacchiere tra le strade di Carugo o al bar, lo descrive come un uomo <tranquillo e brillante>. Alfio Vittorio Molteni, il 58enne ucciso ieri sera a colpi di pistola davanti alla porta della sua casa di via Garibaldi, era un professionista noto in Brianza: architetto, lavorava di frequente con clienti stranieri e facoltosi. Nato a Carate nel 1957 – si legge nel sito del suo studio di design – si diploma come arredatore all’Istituto Statale d’Arte di Cantù. Poi, una laurea in Architettura al Politecnico di Milano, quindi le prime esperienze nel mondo del design. Sul finire degli anni Ottanta inizia un percorso da libero professionista che lo porta, nel corso del tempo, ad avviare uno studio a Mariano Comense, dal quale cura l’arredamento e l’allestimento di ville, uffici e alberghi in tutto il mondo.
Un padre di famiglia, uno stimato professionista. Freddato a colpi di pistola, una sera di ottobre, davanti a casa.
I carabinieri della compagnia di Como e i magistrati della Procura lariana stanno passando al setaccio ogni dettaglio della vita di Molteni per risalire all’identità di chi ha premuto il grilletto.
Un’indagine che ha un punto di partenza: l’architetto di Carugo era stato vittima di due diversi episodi di intimidazione, entrambi denunciati alle forze dell’ordine. A maggio la sua automobile era stata data alle fiamme. Due mesi dopo, il 26 luglio, qualcuno aveva sparato alla finestra della sua abitazione di Carugo. Questi episodi potrebbero rappresentare il bandolo di una matassa ancora tutta da sbrogliare, per risalire al responsabile, o ai responsabili, di un omicidio che ha sconvolto la piccola comunità di Carugo.