Più che controdeduzioni, sono adeguamenti. Nel documento inviato ieri sera via posta elettronica all’Autorità Nazionale Anticorruzione, il Comune di Como non ha contestato i rilievi di Anac; piuttosto, li ha accolti e ha ipotizzato una serie di modifiche al progetto che, in teoria, dovrebbero permettere alla perizia di variante di incassare il parere positivo dei funzionari Anac. Si parla, ovviamente, dell’eterno cantiere delle paratie sul lungolago di Como. La perizia di variante – la terza, dall’inizio dell’opera – altro non è che l’ultima serie di modifiche apportate al progetto e firmate dalla giunta Lucini. Prima di approvare la perizia, il sindaco di Como l’ha trasmessa all’Autorità Nazionale Anticorruzione. L’organismo guidato da Raffaele Cantone ha aperto un’istruttoria al termine della quale ha mosso pesanti rilievi sulla variante: in particolare, secondo Anac venivano superati i limiti qualitativi e quantitativi di una perizia di variante, e quindi sarebbe stato necessario un nuovo appalto. Il Comune non ha contestato questi rilievi. Li ha accolti e, di conseguenza, ha elaborato correzioni e aggiustamenti per rendere conformare la terza perizia alle indicazioni dell’Anticorruzione. Due le modifiche principali: alcune opere – tra le quali la pavimentazione definitiva – escono dall’appalto principale e finiscono in un appalto separato, già previsto in precedenza per opere non strettamente idrauliche, ma che ora sale da 1,8 a 3 milioni di euro. Poi, viene praticamente svuotata la voce “sorprese geologiche”, la cui incidenza sui costi passa dal 27% a meno del 4%. E altri costi, invece, come la scala a ventaglio ai giardini a lago, cambiano voce e passano da “sorprese geologiche” a “errori e omissioni progettuali”. I tecnici del Comune stanno già correggendo il progetto, in attesa che dall’Anticorruzione arrivi una risposta – si spera – positiva. A proposito dei “padri” delle paratie di Como, Palazzo Cernezzi mette nero su bianco un frase che prefigura un’azione legale. Nelle conclusioni del documento inviato all’Anac, a riguardo delle revisioni dell’errore progettuale, si legge: <fatta salva l’azione di responsabilità nei confronti dei progettisti originali>.