Como non è una provincia per donne. Offre buone opportunità sotto il profilo economico, ma è carente nell’aspetto sociale.
E’ il risultato di una ricerca dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza, che prende in considerazione 19 indicatori: sette sono di natura economica e vanno dall’occupazione femminile alle imprese in rosa. Dodici sono di natura sociale: servizi del welfare legati alla sanità, asili, sicurezza, cultura, servizi alla persona.
Dall’indagine emerge che la provincia italiana più “women friendly” del 2015 è Pescara. Milano, primo territorio lombardo, è quinto. Bene anche Varese e Monza e Brianza, rispettivamente 14esima e 17esima, mentre Como non compare nelle prime posizioni della classifica generale.
Nella graduatoria che prende in considerazione solamente gli indicatori economici, Como si piazza invece al 27esimo posto, quindi tra le prime trenta province. Le opportunità economiche sono il punto forte della Lombardia: al primo posto Milano, al secondo Monza e Brianza, al sesto Varese. Nella classifica degli indicatori sociali, invece, la Lombardia arranca: la prima provincia, Sondrio, è 24esima.
Il verdetto finale è riassunto dalla cartina che mappa l’Italia in base alla vivibilità delle province per le donne, l’indice Women Friendly. Como è nella fascia di mezzo: ottiene un punteggio mediocre, ed è circondata da province – Monza e Brianza, Lecco, Milano e Varese – che totalizzano risultati migliori, ad eccezione di Sondrio.