Tutto pronto al Teatro Sociale di Como per la prima della stagione notte, evento culturale e mondano tra i più attesi in città. Il sipario si alzerà domani sera alle 20.30, la replica alla stessa ora sabato 26 settembre. In scena Le Nozze di Figaro, nel solco della trilogia mozartiana iniziata lo scorso anno con Don Giovanni. Alla regia il napoletano Mario Martone, David di Donatello nel ’93 per l’Amore molesto e reduce dal successo di pubblico e di critica per la sua ultima opera cinematografica, Il giovane favoloso con Elio Germano, sulla vita del poeta Giacomo Leopardi. «Ho avuto la libertà di sperimentare un impianto scenico certamente inusuale ma che mi ha consentito di esplorare pienamente la dimensione teatrale di questo capolavoro» ha detto il regista che ha immaginato un teatro essenziale, fatto di pochi elementi, ma che consente al palcoscenico di sporgersi in sala e aprirsi praticamente a trecentosessanta gradi intorno all’orchestra. Orchestra che sarà diretta dall’eclettico Stefano Montanari.
Dopo la volgare, non che stupidamente ed inutilmente ( diceva il regista e certa critica ) provocatoria regia fel DON GIOVANNi dello scorso anno, finalmente a Como si rivede l’opera, ovvero lo spettacolo per come è e deve essere nei suoi canoni e nella sua vera e completa espressione artistica. “Le nozze di Figaro”, sono state una riconciliazione con l’arte e l’opera , che al Sociale ultimamente latitava, soprattutto nelle regie e nelle scenografie. La direzione orchestrale , ha proposto il capolavoro di Mozart, in modo corretto e , stupendamente , vivo. Complimenti al Maestro e al regista. La scenografia e la regia, che ha sfruttato i cantanti, anche facendoli scendere attorno all’orchestra e facendoli passare tra il pubblico in alcune scene, è stata semplicemente una bella ed anche misurata proposta. Pur nella sua semplicità scenica. , ne è scaturito un vero capolavoro, dove la musica ed il canto, hanno avuto il massimo dell’attenzione e del risalto. , in un misurato ed elegante contesto. Finalmente una serata di vera opera! Eleganza, misura, estetica e arte musicate sono state la qualità di questa rappresentazione. Vorrei dire a chi dirige artisticamente il bel teatro Sociale di Como, che è ora di dire un BASTA ! Basta a stupidità e volgarità di certi scriteriati ed insulsi registi!, forse considerati geni , solo perchè stranieri e supportati da una certa stampa che si definisce “di cultura”, ma che di culturale ha solo una vuota stupidità! Abbiamo noi , nel nostro paese, gente di valore , artisticamente geniali, eleganti e non beceramente volgari, ergo, facciamoli lavorare , così manteniamo e continuiamo nel tempo , quelle grandi tradizioni artistiche che devono essere dominanti in ogni teatro italiano che si rispetti. Ieri sera, ho veramente gustato il capolavoro di Mozart, in modo completo ed appagante. Un bravo al maestro , al regista, allo scenografo, all’orchestra, al coro, alle belle voci dei cantanti…insomma un bravo generale per una ritrovata e giusta rappresentazione dell’opera. Distintamente Bruno Aliprandi