Un dramma umano. Sportivo. Ma anche familiare. Stefano Campana, pilota 38enne, e Robin Munz, navigatore 21enne, morti entrambi domenica in un incidente durante la corsa automobilistica Ba…relli Ronde a Carlazzo, erano legati – oltre che dalla passione per le gare – anche da un rapporto di parentela.
Munz era infatti figlio della moglie di Campana, avuto da un’altra relazione. I due, pilota e navigatore, nonostante la differenza d’età, condividevano l’amore per le corse di rally. Avevano già partecipato al Ba…relli Ronde l’anno scorso, e quest’anno stavano disputando una gara nelle posizioni di testa: prima dell’incidente, erano terzi di classe.
La tragedia durante la quarta prova speciale, in un tratto veloce della strada che collega Cusino a San Bartolomeo Val Cavargna. L’auto dell’equipaggio svizzero Campana-Munz sbanda, sbattendo violentemente contro la roccia e il guardrail, e poi prende fuoco. Per i due rallisti non c’è nulla da fare. Ieri la Procura di Como ha assegnato l’incarico per l’autopsia sui corpi. Oggi, in base alle prime risultanze, parrebbe che a uccidere i due rallisti sia stato l’impatto, e non l’incendio. Ipotesi che, se confermata, potrebbe portare a una chiusura dell’indagine piuttosto rapida. Sono comunque ancora attesi esiti e conferme degli ultimi esami richiesti, ma la Procura lariana ha dato il nullaosta per i funerali.