Recinzioni tutt’altro che invalicabili, illuminazione insufficiente, oggetti pericolosi lasciati alla portata di tutti, pavimentazione sconnessa. E tanto altro ancora. Un tour nei dodici parchetti pubblici della periferia di Como ha portato alla compilazione della “mappa della sicurezza dei giardini”, più che altro una lunga lista di ciò che manca o che purtroppo c’è ma non dovrebbe trovare posto in uno spazio verde, frequentato da bambini e adulti. L’iniziativa è nata dal consigliere comunale Roberta Marzorati della lista Per Como. L’elenco dei problemi è lungo. Sul fronte sicurezza, per esempio, gli utenti dei parchi di via Traù a Tavernola e via El Alamein a Trecallo chiedono la chiusura notturna, per scongiurare l’ingresso di vandali e balordi. Ospiti indesiderati segnalati anche a Prestino, in piazzale Giotto, a causa di un varco aperto sulla strada. Fra i tasti dolenti le panchine danneggiate, la scarsa illuminazione, la presenza di elementi pericolosi, come mattoni o sbarre sporgenti.
Il punto, secondo Roberta Marzorati, è che i vari problemi fanno capo a diversi settori e se, per esempio, i giardinieri del settore Parchi non possono gestire la piccola manutenzione, della sicurezza deve occuparsi l’Economato, mentre spetta all’Ambiente rimuovere gli elementi sporgenti. “Servirebbe un coordinatore per gestire tutte le segnalazioni” commenta il consigliere della lista Per Como. Un aspetto da considerare, secondo Marzorati, nella definizione del nuovo appalto per la gestione del verde, con l’attuale in scadenza il 15 settembre. “È vero, ci sono competenze diverse per settori specifici, ma gli uffici si coordinano – replica l’assessore al Verde e Lavori Pubblici del Comune di Como, Daniela Gerosa – abbiamo fatto un lavoro importante per la ricognizione dei giardini, risolvendo molti problemi. Altri lavori non sono possibili per la mancanza di risorse”.