Due mesi di tempo, per il territorio comasco, per vincere una battaglia fondamentale sulla tangenziale di Como: mantenerla gratuita. Dal 1° novembre, con la fine di Expo, Pedemontana e tangenziali non saranno più gratuite e in queste ore sono comparse le prime cifre. Per il primo lotto comasco si parla di un pedaggio di 40 centesimi, rispetto ai 60 ipotizzati inizialmente. In attesa di numeri ufficiali, i politici comaschi non hanno dubbi: qualsiasi pedaggio vanificherebbe i vantaggi dell’opera, aperta lo scorso 23 maggio, oltretutto senza secondo lotto. “Il Comune di Como e le realtà limitrofe hanno avuto una riduzione di traffico improprio sulla viabilità ordinaria – spiega il primo cittadino comasco Mario Lucini – ma perché i vantaggi continuino la tangenziale deve restare gratuita”. Il territorio da tempo chiede a Regione e Pedemontana di trovare una soluzione per mantenere il primo lotto senza pedaggio. L’accordo va trovato con Autostrade per l’Italia, chiamata a certificare il costo della Milano Laghi al casello di Como Sud. Pedaggio che, secondo i politici lariani, dovrebbe essere di € 1,40 e non – com’è oggi – di €2,20, cifra che comprende anche gli 80 centesimi della tratta fino al confine di Stato, che non tutti però percorrono. “La parte di tangenziale pura da est a ovest, senza interconnessioni con l’autostrada dovrebbe restare gratuita – spiega il sottosegretario regionale di Forza Italia, Alessandro Fermi – la compensazione per il mancato incasso a Pedemontana dovrebbe arrivare da Autostrade attraverso una quota del pedaggio che viene pagato alla barriera di Grandate, oggi più alto del dovuto. Un pedaggio che, tra l’altro, verserebbero per intero anche gli automobilisti che entrano in tangenziale dall’autostrada”. Sulla stessa linea Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd, che ricorda come siano pochissime ormai le tangenziali a pagamento in Italia: “Presenterò subito una mozione – dice – cercando di trovare sponda anche a Varese, territorio che dovrebbe avere il nostro stesso interesse”. “Bisogna fare il secondo lotto – dice infine il consigliere della Lega Nord Dario Bianchi – solo in quel caso un pedaggio avrebbe un senso”.