<Noi non abbiamo dato alcuna disposizione>. L’Asl di Como interviene sulla vicenda degli anziani da imboccare in casa di riposo e smentisce di aver imposto divieti.
La vicenda è emersa ieri: la direzione sanitaria della Fondazione Ca’ d’Industria, con un comunicato firmato e protocollato, ha stabilito che <non è più possibile imboccare gli ospiti da parte di volontari o familiari se non in possesso del patentino o del corso A.S.A.>.
Nello stesso comunicato si precisa che la decisione deriva da una disposizione dell’Asl. Oggi, come detto, l’azienda sanitaria smentisce di aver imposto questo divieto e specifica che <la nota della Direzione sanitaria della Ca d’Industria è un’iniziativa del tutto autonoma e non deriva da particolari disposizione dell’Asl>.
Tocca quindi a Walter Sgroni, direttore sanitario di Ca’ d’Industria e firmatario del divieto, fare chiarezza sulla vicenda. <Non si tratta di disposizioni o imposizioni – precisa – ma di consigli della commissione di vigilanza dell’Asl>. Versione, questa, confermata dalla nota Asl: <Alle RSA, nel corso delle periodiche attività di vigilanza vengono normalmente raccomandati dall’ASL dei consigli di cautela>.
Il divieto di imboccare gli ospiti senza una competenza specifica quindi resta, alla Ca’ d’Industria, ma dopo la pubblicazione della notizia della stampa, oggi venticinque familiari hanno chiesto di poter frequentare il corso, organizzato da Ca’ d’Industria, che insegna a imboccare nel modo corretto una persona non autosufficiente.
<Sono corsi del tutto gratuiti – precisa Sgroni – e durano un pomeriggio. Pur non essendoci, lo ripeto, delibere vincolanti, credo sia opportuno che i familiari e i volontari sappiano come alimentare un ospite con la procedura corretta>.