La radiografia delle scuole comasche è on line. Non si tratta, però, di un’analisi di corsi, alunni, professori e offerta formativa. Si parla infatti di muri. Scale. Soffitti. Ascensori. Impianti. In altre parole, di edifici.
Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato i dati sullo stato di conservazione di tutte le scuole italiane.
Abbiamo preso un campione di scuole superiori comasche – alcune tra le più note e frequentate – per capire in quale stato di salute versino.
Meglio partire dalle note positive, che si limitano a una sola scuola: l’istituto tecnico e liceo Paolo Carcano, per i comaschi “il Setificio”. Tutte le voci analizzate dal ministero hanno passato l’esame, tranne l’impianto di aria condizionata e il cablaggio delle reti.
Se il Setificio è in buona salute, altrettanto non si può dire del liceo scientifico “Paolo Giovio” di via Paoli, dove viene promosso solamente il cablaggio delle reti: di fianco a tutte le altre voci si legge “necessità di manutenzione parziale”. Solai, scale, intonaci, pavimenti, serramenti, pluviali, impianti elettrici e idrici, bagni. Tutto è da sistemare.
Migliori, ma di poco, le condizioni dello stabile che ospita il liceo classico “Volta” in via Cesare Cantù: la metà dei particolari analizzati necessita di manutenzione. Dai solai all’impianto di riscaldamento, passando per i muri portanti.
Più recente è l’edificio dell’istituto tecnico “Caio Plinio” di via Italia Libera, eppure sembra versare in uno stato peggiore: intonaci esterni, controsoffitti, pavimenti, finestre e impianti di riscaldamento non necessitano di semplice manutenzione, ma vanno totalmente rifatti. Infine, l’istituto professionale e tecnico “Da Vinci Ripamonti”, di via Belvedere, dove solamente muri, scale e reti sono in buono stato di conservazione, mentre tutte le altri parti dell’edificio necessitano di manutenzione.