«50 profughi alla settima e anche di più» è il dato fornito da Roberto Bernasconi il direttore della Caritas diocesana in prima linea nella gestione dell’emergenza.
«Sono sempre di più e i viaggi della speranza non sembrano diminuire -ha detto – Francamente dunque non ha molto senso parlare di cifre complessive». Parole che arrivano nel giorno in cui la Lega Nord di Como ha realizzato una sorta di censimento delle presenze di immigrati in provincia di Como, arrivati a quota 700 e accolti da Caritas, Acli, Croce Rossa e amministrazioni comunali. «Un atteggiamento che denota la mancanza dia attenzione verso i nostri concittadini in difficoltà»
Nella mappa tracciata dal Carroccio il primato tocca ovviamente a Como dove sono attualmente ospitati 433 profughi suddivisi in 8 strutture. Poi 133 nell’olgiatese. E ancora 73 nell’erbese, 30 a Lenno e 29 nel canturino. «La provincia di Como è ormai satura – si legge nel comunicato del responsabile del Dipartimento sicurezza e immigrazione della Lega, Roberto Moscatelli – Non c’è più posto per nessun immigrato. I dati che abbiamo raccolto sono allarmanti e purtroppo grazie a questo governo temiamo che siano destinati ad aumentare, siamo pronti nuovamente a scendere in piazza».
Sullo stesso tenore le dichiarazioni di Mirko Pontrelli, responsabile della questione a Como. «La città è invasa – ha detto – è sempre più a rischio sicurezza e tenuta sociale».