Un incontro <positivo e produttivo>. Così viene definita, da chi era presente, la riunione di stamattina in Prefettura della commissione di vigilanza, che sta vagliando il progetto presentato dalla società Calcio Como per adeguare lo Stadio Sinigaglia ai dettami della serie B. Un impianto al quale mancano, ad esempio, i tornelli.
All’incontro di stamane hanno partecipato esponenti di prefettura, questura, vigili del fuoco e Calcio Como; per conto del Comune, proprietario dell’impianto, erano presenti i dirigenti Antonio Ferro e Giuseppe Cosenza; quest’ultimo si è detto <soddisfatto> dell’esito e del tenore della riunione.
Per la società azzurra – e per tutti gli enti coinvolti – è una corsa contro il tempo. Un percorso iniziato, come detto, con il vento in poppa: nell’incontro di oggi non sono state sollevate particolari obiezioni.
Sono state però richieste alcune integrazioni, che riguardano soprattutto gli accessi allo stadio; misure che devono impedire ai supporter rivali di entrare in contatto. Le tifoserie della serie B sono organizzate e ben più imponenti rispetto a quelle di Lega Pro. Senza poi contare che le partite del Como contro alcune squadre storicamente rivali – Livorno e Modena in testa – saranno a rischio scontri.
Entro una settimana, Calcio Como, questura e vigili del fuoco si incontreranno per esaminare nel dettaglio le integrazioni richieste, che verranno ufficialmente presentate nella prossima riunione della commissione di vigilanza, fissata per mercoledì 15 luglio: se gli adeguamenti al progetto portati dal Calcio Como dovessero essere giudicati soddisfacenti, il progetto potrebbe – usare il condizionale è d’obbligo – essere già approvato dalla commissione.