L’epopea della famigerata casetta sul lungolago di Como continua. E si arricchisce di un nuovo, clamoroso capitolo: nella notte, il prefabbricato bianco è “ricomparso” sulla passeggiata Amici di Como. Una mossa che ha colto di sorpresa l’amministrazione comunale.
L’intera vicenda è già finita in Procura, a Como, poiché il Comune ha presentato lunedì un esposto su presunte violazioni della società che ha installato la casetta destinata alla vendita di cibo e bevande: un esposto che probabilmente ora verrà integrato con i fatti accaduti nella notte.
Tutto inizia ad aprile, quando un privato chiede attraverso la concessione in Comune per montare la struttura provvisoria. Concessione poi revocata dal Comune fa smontare la casetta. Nel frattempo, la società ricorre al Tar e ottiene a fine giugno la sospensiva dell’ordinanza di rimozione del prefabbricato.
Il Comune, per la ricostruzione della casetta, comunica alla società una serie di prescrizioni. Poi, il colpo di scena: nella notte, la ricostruzione della casetta. Il sindaco di Como, Mario Lucini, in mattinata si è limitato a dire che <la ricostruzione della casetta non era stata autorizzata>. Parla di <vicenda kafkiana> Massimo Ambrosetti, legale della società titolare della concessione. <Abbiamo più volte dato la nostra disponibili ad incontrare il Comune per risolvere la vicenda – spiega l’avvocato al Corriere di Como – ma il nostro invito non è stato accolto. Così abbiamo deciso di rispettare la decisione del Tar>. Nel pomeriggio un altro colpo di scena: sul cantiere arriva l’Ispettorato del Lavoro e sospende i lavori, per ragioni di sicurezza.
Est stata fatta una battaglia per eliminare dalla passeggiata un muro di 70 cm,ora ci troviamo un casotto di 5×3 mt.(per vendita cibo e bevande??)assurdo ,dove sono Sindaco, ufficio tecnico, etc.||| mi auguro che questo scempio venga immediatamente abbattuto|
franco