L’ondata di caldo africano sta arrivando nei reparti di pronto soccorso della città di Como. Oggi, infatti, i medici della prima linea hanno ricevuto pazienti – soprattutto anziani – con i classici sintomi legati alle temperature elevate: nausea, mal di testa e affaticamento. <Al di là dei consigli tradizionali, come bere molta acqua, mangiare frutta e verdura ed evitare cibi pesanti – spiega Andrea Bellone, primario del Pronto Soccorso del Sant’Anna – credo sia opportuno invitare i cittadini anche ad adeguare le dosi dei farmaci antipertensivi. Per evitare il rischio di ipotensione, nei periodi caldi, è bene valutare con il proprio medico l’eventualità di adeguare la posologia di queste medicine>.
Bellone spiega che oggi sono arrivati i primi pazienti con sintomi di malessere legati al caldo, e che il trend potrebbe aumentare se l’ondata di canicola continuasse. <Sfatiamo anche il mito dell’aria condizionata – aggiunge il medico – un uso eccessivo o smodato è dannoso, ma in questi casi, dormire in un ambiente con tre gradi in meno rispetto all’esterno e un’aria meno umida non può che far bene>. <Ancora non abbiamo un picco di accessi legati a conseguenze del caldo – afferma Antonello Strada, primario del Pronto Soccorso dell’ospedale Valduce – siamo in linea con il periodo estivo, ma siamo preparati, se la situazione dovesse aggravarsi>.
Tutto dipende, ovviamente, dal perdurare dell’ondata di caldo: le previsioni indicano temperature molto elevate per tutta la settimana, con qualche breve tregua concessa da isolati rovesci.
Humidex, il bollettino di Arpa Lombardia che misura il disagio da calore, indica un “disagio forte” almeno fino a dopodomani.
Con un periodo di caldo torrido prolungato, i cittadini consumano poi molta acqua e le scorte idriche si esauriscono: il Comune di Fino Mornasco, ad esempio, invita a risparmiare acqua. <I parametri del “semaforo dell’acquedotto”, il sistema di rilevazione dello stato della rete della società Colline Comasche – spiega l’amministrazione – sono posizionati sul livello giallo, ovvero lo stato generale di erogazione dell’acqua può essere soggetto a difficoltà>.
Infine, un numero legato al tentativo di scappare dal grande caldo: tra sabato e domenica, al lido di Casate sono stati staccati 2.100 biglietti, 800 solamente sabato, il 60% in più rispetto alla media della giornata.