
Lega Nord e la Cgil di Como ai ferri corti: il sindacato accusa la Lega Nord di strumentalizzare politicamente un dramma umanitario, il Carroccio bolla la Camera del Lavoro come “il sindacato dei clandestini”.
Il terreno di scontro è l’emergenza profughi. Argomento assolutamente attuale anche in provincia di Como: ieri sono arrivati 32 nuovi migranti e nei prossimi giorni dovrebbero arrivarne altri 13. La diocesi di Como ne accoglie oltre 1.000, e a breve alcuni profughi verranno ospitati nell’ex caserma dei carabinieri di via Borgovico, a Como.
Una decisione duramente constatata da Fratelli d’Italia e Lega Nord. E su queste posizioni interviene la Cgil di Como, che con un comunicato pubblicato sul sito dell’organizzazione, si dice contraria a chi <affronta s- si legge nel documento – un dramma di dimensioni epocali esclusivamente per fini di propaganda politica ed elettorale>.
Nel comunicato non si fa riferimento specifico alla Lega Nord, ma la frecciata pare rivolta proprio al Carroccio, al punto che oggi, il deputato leghista Nicola Molteni, replica con parole dure.
<La Cgil ci accusa di strumentalizzare l’immigrazione clandestina a fini elettorali: un tempo il sindacato difendeva operai, pensionati, cassaintegrati ed esodati, ora difende i clandestini. Se la Cgil vuole mostrare coerenza, accolga i clandestini nelle proprie sedi, a proprie spese. La Cgil – aggiunge il deputato – rinnegando il proprio passato, ha scelto di difendere solo i clandestini>. <Ancora una volta si privilegia la propaganda alla sostanza – è il commento di Alessandro Tarpini, segretario generale della Camera del Lavoro di Como, che aggiunge di non voler <scadere nell’insulto e nella polemica>.