Il governo del Canton Ticino si spacca sul paventato blocco dei ristorni e passa la linea della conciliazione, rispetto a quella del braccio di ferro con l’Italia. E intanto Berna bacchetta proprio il presidente dell’esecutivo ticinese Norman Gobbi sulla questione frontalieri, invitandolo a un passo indietro sull’obbligo di presentare il certificato dei carichi pendenti e il casellario giudiziale. Insomma, qualcosa si muove in Svizzera, dove sembra esserci la volontà di abbassare i toni nell’ormai eterna querelle tra Italia e Canton Ticino.
La prima buona notizia riguarda il versamento dei ristorni relativi all’imposta alla fonte dei lavoratori frontalieri, che verrà effettuato anche quest’anno ai Comuni di confine, come deciso dal Consiglio di Stato. Una decisione presa a maggioranza, con i 3 consiglieri Beltraminelli, Bertoli e Vitta che hanno detto “no” alla proposta di Gobbi e Zali, favorevoli a un blocco dei ristorni.