Alcuni arrivano per chiedere asilo, altri vorrebbero soltanto transitare dalla Svizzera per raggiungere il Nord Europa. I controlli sono rigidi, ma i numeri sembrano crescere quotidianamente. Sono giorni caldissimi da una parte e dall’altra del confine, al centro l’accoglienza dei migranti. E se a Como soltanto oggi si contano altri 32 arrivi, in Canton Ticino si vigila con attenzione in particolare alla stazione di Chiasso, dove fanno tappa treni su cui viaggiano gli stranieri. Molti dei quali vengono poi indirizzati al centro di accoglienza che dista solo pochi metri. Stamani intorno alle 12 veniva accompagnato l’ennesimo gruppo. La questione è stata affrontata nei giorni scorsi da Norman Gobbi, presidente del governo del Canton Ticino, che in un’intervista a un settimanale di Zurigo ha parlato di chiusura del confine per far fronte all’emergenza profughi, a maggior ragione dopo il blocco francese. E mentre la politica discute la cittadinanza si interroga.