Classi quinte cancellate, a rischio le quarte. Sono gli effetti dei tagli che si sono abbattuti sul Centro di formazione professionale di Monte Olimpino.
Le casse della scuola si sono svuotate di ben 426mila euro, cifra che dalla Regione non arriverà più sul Lario. Così per far tornare i conti sono state prese delle decisioni.
«Sono state cancellate le classi quinte e sono potenzialmente a rischio anche le quarte se non si troverà un’adeguata copertura finanziaria – spiega Maria Rita Livio, presidente della Provincia di Como – E’ possibile che si ritorni al classico triennio professionale ovvero a quello che fu il percorso iniziale, poi arricchitosi di numerose offerte. Senza risorse – aggiunge Livio – si dovranno limitare le iscrizioni che in passato hanno sempre fatto registrare numeri molto alti».
Villa Saporiti, va ricordato, è proprietaria del Cfp dal 2002 e conta per la gestione su risorse regionali. Sulle cosiddette doti che coprono, in base al numero degli iscritti, tutte le spese, salvo un minimo rimborso – un cifra forfettaria – a carico delle famiglie per l’utilizzo, ad esempio, dei laboratori e che inevitabilmente potrebbe essere incrementato.
Dallo scorso febbraio, mese in cui il Pirellone ha deliberato la riduzione delle risorse il consigliere regionale, Daniela Maroni, ha interpellato l’assessore regionale all’Istruzione Valentina Aprea. Era già stata fissata una riunione con gli esponenti della Provincia e della scuola la scorsa settimana. «L’incontro è però stato fatto saltare da Villa Saporiti all’ultimo minuto – dice Daniela Maroni – E ora la corsa contro il tempo è ancora più serrata».
Una seconda riunione è ora in programma per martedì.
Intanto chi l’anno scorso ha chiuso il quarto anno non potrà andare avanti. O se lo vorrà fare «per perfezionarsi dovrà cercare qualche centro specializzato o un corso specifico, ma dovrà ovviamente pagarlo», chiude il numero uno della Provincia.
Dalla scuola di Monte Olimpino interviene il direttore, Silvio Peverelli «il rischio che corriamo è quello di gravare sulle famiglie, famiglie che abbiamo convocato a partire dalla prossima settimana per spigare la situazione e le possibili conseguenze».