Sindaco, assessori e consiglieri in prima fila ai festeggiamenti per il ritorno del Como in serie B. Passato l’entusiasmo, però, per la maggioranza al governo della città è già tempo di pensare al dopo. Ovviamente, la questione sul tavolo è quella dello stadio. Oggi come oggi il Sinigaglia non è adatto ad ospitare un campionato da serie cadetta. Un argomento da anni al centro del dibattito ma ora da affrontare sul serio. I tempi stringono e oltretutto a ottobre scadrà il contratto di concessione dello stadio. Se ne parlerà già mercoledì in giunta. “Con la promozione in serie B si pongono problemi nuovi che in particolare riguardano la realizzazione di tutti gli interventi richiesti dalla normativa per l’integrità e per la sicurezza – spiega l’assessore al Patrimonio del Comune di Como, Marcello Iantorno – Si tratta di interventi di non poco conto. I tecnici del Comune stanno lavorando per predisporre una compiuta informativa e poi avviare nei prossimi giorni con la società tutte le verifiche da fare. Credo che sarà necessario anche coinvolgere la Federazione Calcio per capire esattamente cosa e in quanto tempo andrà inderogabilmente fatto”. Al di là dei piani per la riqualificazione del Sinigaglia, con parcheggi interrati, la vera urgenza riguarda la riapertura del settore “distinti” e la realizzazione dei tornelli. “Mercoledì nella prossima Giunta comunale inizieremo ad affrontare la questione del contratto e per quanto ci riguarda faremo alcune proposte per consentire l’iscrizione della squadra al campionato e la gestione del prossimo anno – dice ancora l’assessore Iantorno – Affronteremo da subito con la Società i problemi che la serie superiore comporta per l’adeguamento dello stadio con la massima disponibilità a concordare, nella preparazione del nuovo contratto per l’uso del campo e della struttura, le soluzioni più giuste e opportune”.