In quattordici anni il numero di incidenti, feriti e morti in strada in provincia di Como è calato: evidentemente, le campagne di sensibilizzazione e la crescente sicurezza delle automobili hanno salvato vite ed evitato gravi infortuni.
A fronte di questi dati, incoraggianti, resta però da fare una distinzione tra le due e le quattro ruote, perché la mortalità in moto, dal 2000 ad oggi, non è diminuita.
L’analisi è contenuta in una pubblicazione di Regione Lombardia sull’incidentalità in provincia: uno studio condotto nel 2014 sugli episodi registrati a Como dal 2000 al 2013.
Nel 2000 sulle strade lariane si erano verificati 2.212 incidenti, con 3.095 feriti e 52 morti.
Nel corso degli anni, tutti questi valori sono diminuiti. Nel 2013 si contavano 1.546 incidenti, 2.179 feriti e 22 morti. Il dato sulle vittime si è praticamente dimezzato, come quello relativo agli incidenti.
Analizzando però la mortalità relativa alle due ruote, emerge che dal 2000 al 2013 il numero delle vittime, in continua oscillazione, di fatto non è sceso. L’anno peggiore è stato il 2002, con 16 motociclisti che hanno perso la vita. Nel 2010 sei vittime, ma il numero è nuovamente aumentato nel 2013, con 12 vittime. Una vittima su due è un giovane di età compresa tra i 18 e i 34 anni.
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