Torna il sereno tra l’architetto “pro-Libeskind”, Michele Bollini e l’ordine professionale di Como al quale è iscritto. Il giovane professionista doveva presentarsi oggi davanti al consiglio disciplina per fare chiarezza sulla presunta violazione del codice deontologico legata a Life Electric l’opera progettata da Daniel Libeskind, che a breve sorgerà sulla diga foranea. Un monumento che nei mesi scorsi ha sollevato numerose polemiche tra i cittadini, ma soprattutto tra gli addetti ai lavori (basti ricordare che dieci comaschi esperti di paesaggistica – tra cui il presidente dell’ordine Michele Pierpaoli) avevano manifestato pesanti perplessità sulla collocazione). Bollini al contrario sin da subito aveva mostrato apprezzamento per il progetto dell’archistar e per le ricadute sulla città, raggruppando attorno a se numerosi sostenitori. Proprio alcuni commenti e espressioni utilizzate (anche sui social network) gli sono costate la convocazione odierna.
<E’ stato un confronto positivo grazie alla disponibilità del Presidente e dei membri del Consiglio presenti che hanno svolto giustamente il loro lavoro con correttezza e professionalità per questo li ringrazio pubblicamente> – ha precisato Bollini sulla sua pagina Facebook.