L’allarme era partito lo scorso inverno, con la Provincia di Como che annunciava di non aver abbastanza soldi per fronteggiare eventuali forti nevicate. Poi, la carenza di risorse di Villa Saporiti era nuovamente venuta a galla in marzo, quando l’amministrazione provinciale aveva alzato bandiera bianca sulla pulizia del lago.
Ora, la Provincia di Como rischia di dover tagliare anche sulle biblioteche. Il motivo è sempre lo stesso: casse vuote.
L’anno scorso quasi 100mila comaschi hanno usufruito dei servizi della rete bibliotecaria provinciale di Como, tra i quali il prestito interbibliotecario ed i servizi online. Il costo totale del servizio è 150.000 euro all’anno per tutta la provincia, per due terzi (104mila euro) coperti dalla Regione. <Oggi – scrive il consigliere delegato Guido Rovi, insieme con tre assessori alla Cultura comaschi – a seguito della riforma delle Province e soprattutto della mancata erogazione dei finanziamenti fin qui sempre distribuiti da Regione Lombardia, la Provincia di Como si trova in serie difficoltà a mantenere attivo un servizio di cui tantissimi comaschi di ogni fascia di età e reddito hanno usufruito in questi anni>.
Fino all’anno scorso, Regione Lombardia copriva il 75% delle spese, la Provincia il 25%. <Quest’anno la Provincia – si legge ancora nell’appello – a seguito degli enormi tagli subiti nel proprio bilancio si trova in gravi difficoltà nella programmazione. I finanziamenti regionali sono assolutamente vitali per mantenere questi servizi e la loro diminuzione porterebbe all’interruzione degli stessi o a un drastico ridimensionamento>.