Effetto franco nei supermercati comaschi, con il fatturato della grande distribuzione in crescita del 7,1% nei primi tre mesi dell’anno. A quasi quattro mesi dal terremoto valutario, per la prima volta i numeri descrivono le conseguenze sull’economia comasca del nuovo cambio tra euro e franco. Conseguenze positive per i supermercati, presi d’assalto dai ticinesi, mentre l’effetto non si vede negli altri comparti del commercio, ancora in fase di stallo come emerge dall’analisi congiunturale del primo trimestre diffusa ieri dalla Camera di Commercio di Como. “Sicuramente l’effetto franco si è fatto sentire su alimentazione e ristorazione, con dati positivi importanti – spiega il presidente di Confcommercio Como Giansilvio Primavesi – diverso il discorso, al momento, per i piccoli negozi che si aspettavano un aumento di clientela che nei primi mesi non si è visto”. Per il momento, dunque, a beneficiare del franco forte sono i settori legati al quotidiano anche se, secondo il numero uno dei commercianti comaschi, al di là delle categorie merceologiche, a giocare un ruolo importante sono anche i servizi. “Il nuovo cambio dovrebbe favorire tutti, piccoli e grandi negozi – dice ancora Primavesi – in provincia di Como, invece, a sorridere sono i supermercati perché hanno una cosa fondamentale: i parcheggi. Difficile, del resto, immaginare uno svizzero con il carrello pieno che attraversa tutto il centro della città”.