Lasciare l’Italia, la famiglia, gli affetti e trasferirsi a Londra per avere un futuro professionale più solido e soddisfacente. Irene Vaticano, 27enne infermiera comasca è pronta a cambiare vita. Dal prossimo 3 giugno saluterà un paese in cui da anni è precaria.
Il calvario è iniziato dopo la laurea, con un contratto a tempo determinato dietro l’altro, poi il concorso del Sant’Anna, l’ingresso in una graduatoria valida per tre anni e la speranza di un posto fisso che sembra ormai a portata di mano. In attesa di essere stabilizzata, Irene viene assunta al presidio di San Fermo – reparto pediatria – con un contratto a termine fino a novembre. Nelle ultime settimane la nuova doccia gelata, la validità della graduatoria è ormai in scadenza e le assunzioni si fermeranno a un soffio da lei.
Amareggiata dopo l’ennesima delusione ha scelto di guardare al Regno Unito che da qualche tempo corteggia i professionisti italiani. Ha deciso di inviare il curriculum via mail, dopo dieci minuti è stata contattata, poi è seguito un primo colloquio telefonico e una selezione a Milano che, una volta superata, ha aperto le porte all’assunzione in un paese che accoglie letteralmente a braccia aperte gli infermieri.
Un paese che vive di proclami e di pura apparenza .Sono poi i singoli cittadini a dover affrontare e risolvere i problemi come se vivessero in mezzo al deserto.Un grande augurio a questa infermiera coraggiosa e capace.Un consiglio,guardare avanti senza rimpiangere nulla.