Un adolescente su quattro, nella fascia compresa tra i 15 e i 19 anni, ha provato almeno una volta un derivato della cannabis. Nella stessa fascia d’età invece un ragazzo su tre beve regolarmente nel weekend. E, negli ultimi anni, tra gli adolescenti sta prendendo piede anche il gioco d’azzardo, al punto che le percentuali di giocatori patologici sono simili a quelle che si riscontrano tra gli adulti. Quando si parla di giovani e dipendenze, a Como, numeri e tendenze sono materia di Raffaela Olandese: la dirigente Dipartimento Dipendenze dell’Asl, fornisce un quadro preciso del fenomeno. <Da qualche anno – spiega – si assiste a una riduzione dei consumi nella popolazione adulta e un aumento nella popolazione giovanile tra i 15 e i 19 anni. Un trend che non vale per tutte le droghe, ma per la cannabis e le sostanze stimolanti, come le anfetamine>. A livello nazionale, spiega la responsabile del Dipartimento Dipendenze, il 27% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha provato almeno una volta un derivato della cannabis, e i dati di Como ricalcano la media italiana. <Non dobbiamo però far passare il messaggio che consumare sostanze, tra i giovani, è la normalità – aggiunge Raffaela Olandese – esiste infatti un’alta percentuale di ragazzi che non usa sostanze>. Per quanto riguarda poi l’assunzione di alcol, il 36% degli adolescenti ammette di bere frequentemente. Infine, un problema che fino a pochi anni fa non sfiorava i giovani, ma che ora sembra coinvolgere anche gli studenti: il gioco d’azzardo. <Il fenomeno avanza e ci preoccupa – conclude la responsabile del Dipartimento dipendenze dell’Asl di Como – per quanto riguarda l’incidenza dei giocatori patologici o problematici, la fascia tra i 15 e i 19 anni è analoga a quella degli adulti>.