Il giudice del Lavoro di Como, Marco Mancini ha “condannato” il comune di Como a “riammettere in servizio” con la “qualifica dirigenziale” le due farmaciste trasferite nell’organico della farmacia di Muggiò (di proprietà di Palazzo Cernezzi e poi venduta nel 2013 per mettere a posto il bilancio).
Nel 2002 all’atto del passaggio della gestione delle farmacie comunali alla Csu (Como Servizi Urbani), nel contratto delle due donne era stata inserita una clausola di salvaguardia che prevedeva espressamente il reintegro nell’organico comunale in caso di cessione dell’attività.
Al momento della vendita al privato l’amministrazione aveva chiesto e ottenuto l’assunzione delle due farmaciste per almeno un anno e concesso per questo motivo agli acquirenti uno sconto sul prezzo da 700mila a 550 mila euro.
<All’epoca avevo tentato una conciliazione rifiutata però dal Comune – ha spiegato l’avvocato Giuseppe Gallo – perchè era chiaro che dopo un anno le due farmaciste sarebbero state esposte al licenziamento, la farmacia di Muggiò è piccola e può essere gestita dai proprietari senza bisogno di altro personale>.
Ora Palazzo Cernezzi dovrà riassumere due dirigenti in organico.