Netta sconfitta per Cantù, superata da Venezia 89-68.
Un ko pesante contro una truppa corazzata, dalla seconda frazione in poi sempre avanti. Una prestazione deludente quella dei biancoblu tanto che i tifosi che hanno lasciato gli spalti in anticipo e proprio i supporter sono stati il primo pensiero di coach Sacripanti al termine della gara.
“E’ chiaro che il primo pensiero va a tutti coloro che ci sostengono, ai tifosi che sono venuti fino a qui e hanno visto una squadra che a un certo punto non ha più retto l’urto di Venezia – ha detto – Per prima cosa a nome della mia formazione devo quindi porgere delle scuse. Adesso abbiamo tre giorni per rimetterci a nuovo per affrontare il derby con Milano”. (La gara è in programma giovedì sera – 20.30 – a Desio).
“L’approccio – ha continuato l’allenatore canturino – è stato positivo perché abbiamo disputato un buon primo quarto. Abbiamo preso buoni tiri e abbiamo chiuso il periodo sul +4. Purtroppo tra la seconda e la terza frazione abbiamo attaccato veramente male subendo la pressione e la fisicità dell’Umana. Queste cattive soluzioni offensive hanno permesso alla Reyer di correre in contropiede e di avere tiri ad altissima percentuale. Abbiamo bilanciato male perché in attacco non c’era più circolazione di palla e non siamo riusciti a sfruttare il posto basso. L’errore più grande è stato quello di non fermare il loro contropiede. Nell’ultimo quarto abbiamo recuperato qualche punto, ma ormai ovviamente la partita era finita. La solidità che avevo predicato – conclude – è durata solo per 10 minuti. Mi sembra evidente che quando abusiamo del palleggio e non facciamo uscire la palla dai pick and roll il nostro attacco si blocca”.
“Dobbiamo essere bravi – ha chiuso coach Sacripanti – a riazzerare tutto da domani. Ci restano cinque partite e la prossima è con l’EA7 Emporio Armani Milano che oggi ha conquistato la ventesima vittoria consecutiva in campionato. Ci attende quindi una sfida ancora più fisica ed energica e dovremo far circolare bene la palla in attacco per competere a quel livello”.