L’esecuzione dell’appalto per il primo tratto della Pedemontana e per i primi lotti delle tangenziali di Como e Varese sarebbe avvenuto ”a danno dell’interesse pubblico e della comunità”.
È quanto si legge nelle conclusioni del rapporto ispettivo inviato alla Procura, Cipe, Corte dei Cont e Ministero delle Infrastrutture dall’Autorità Nazionale Anticorruzione che, secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica, ha approfondito l’evoluzione dei costi della prima parte del sistema Pedemontana, rilevano un aumento del 47%. Sempre nel rapporto, sarebbe stata rilevata una “oggettiva alterazione della parità di condizioni dei concorrenti” causata proprio dall’aumento dei costi e dei tempi, in violazione del ”principio della immodificabilità dell’offerta teso a garantire da un lato la par condicio tra i concorrenti e dall’altro l’affidabilità del contraente”.