Regione Lombardia verso il braccio di ferro con Poste Italiane, contro il taglio degli uffici postali nei piccoli Comuni e nelle frazioni. L’obiettivo è fermare il piano di ristrutturazione che – solo in provincia di Como – prevede la chiusura da metà aprile degli uffici di Camnago Faloppio, Bulgorello, Tremezzo e Como 3 e l’apertura a giorni alterni degli sportelli in 18 Comuni: Alserio, Anzano del Parco, Blevio, Brunate, Castelmarte, Cima, Colonno, Drezzo, Laino, Lanzo d’Intelvi, Nesso, Plesio, Pognana Lario, Rodero, Ronago, Sormano, Torno, Valsolda.
Le commissioni Bilancio e Attività Produttive della Regione hanno approvato oggi all’unanimità una proposta di risoluzione che approderà in consiglio regionale per il via libera definitivo e che impegna la giunta a intervenire affinché l’azienda sospenda il suo progetto di riorganizzazione. Un progetto che prevede 61 chiusure in tutta la Lombardia e 121 uffici con apertura a giorni alterni.
Alla seduta hanno partecipato anche i rappresentanti di Anci Lombardia e di alcuni Comuni del territorio, come il sindaco di Ramponio Verna, Mario Colombo.
La proposta di risoluzione – che propone anche una mappatura delle situazioni territoriali più critiche, in collaborazione con le sedi territoriali regionali – chiede alla giunta lombarda di attivare un tavolo per studiare nuovi strumenti operativi assieme a sindacati, associazioni di consumatori e istituzioni territoriali.