14 giorni di sforamento nei primi due mesi dell’anno, in pratica uno ogni quattro giorni. E’ il bilancio di questo inizio 2015 per quanto riguarda la qualità dell’aria di Como considerando la concentrazione di polveri sottili e, soprattutto, il limite di 50 microgrammi al metro cubo da rispettare. Numeri ben diversi da quelli della vicina Milano – già a quota 31 giorni oltre la soglia – che secondo uno studio austriaco pubblicato sul Washington Post rischia di essere una delle città più inquinate d’Europa nel 2030. “Non possiamo pensare di essere un’isola felice a due passi dalla metropoli – commenta l’assessore all’ambiente del Comune di Como, Bruno Magatti – ovviamente queste analisi devono preoccuparci anche perché se è vero che la situazione comasca negli ultimi anni è migliorata, non possiamo dire di essere salvi”.