Botta e risposta fra politici sull’accordo fiscale Italia-Svizzera. Una “fregatura per i frontalieri” secondo il leader del Carroccio Matteo Salvini, uno strumento contro l’evasione per il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri. Dopo le perplessità espresse dal governatore lombardo Roberto Maroni, che ha chiesto garanzie al governo su frontalieri e ristorni ai Comuni di frontiera, arrivano le critiche di Salvini in merito all’intesa sul segreto bancario. “L’accordo con la Svizzera è un’enorme fregatura per i circa 70.000 lavoratori frontalieri che non avranno più a che fare con lo Stato svizzero ma con lo Stato italiano – ha detto il segretario del Carroccio – e per i Comuni di confine che per avere i ristorni non si riferiranno più alla Svizzera, ma allo Stato Italiano”.
Opposto il parere del segretario lombardo del Partito Democratico, Alessandro Alfieri, secondo il quale Salvini “ha perso l’ennesima occasione per stare zitto”. Per il politico varesino “l’accordo siglato con la Svizzera sul segreto bancario è uno strumento fondamentale per combattere l’evasione. Noi lavoreremo affinché la pressione fiscale dei frontalieri rimanga invariata e resti inalterato il gettito ai Comuni di frontiera”.