<Le aggressioni sono all’ordine del giorno, questa ondata di violenza ci allarma>. Massimo Coppia, coordinatore della Rsu (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dell’azienda ospedaliera Sant’Anna interviene dopo l’ultimo episodio andato in scena lo scorso fine settimana, quando al pronto soccorso di San Fermo della Battaglia è stato curato un uomo di 38 anni che era stato trovato incosciente nel suo appartamento dopo aver esagerato con l’alcol. Una volta fuori pericolo avrebbe cominciato a dare in escandescenza aggredendo prima due vigilanti poi quattro carabinieri. Ore di caos terminate con l’arresto.
Il coordinatore della Rsu ha scritto quindi ai vertici dell’azienda. Nella lettera viene innanzitutto espressa solidarietà nei confronti dei colleghi, quindi si invita la direzione generale <a predisporre le misure necessarie – si legge – affinchè si possa limitare il numero di tali episodi>. Questione che si chiede di introdurre nell’ordine del giorno della prossima riunione tra le parti.
<Invitiamo tutte le aziende ad adottare le misure necessarie alla tutela del personale – dice Massimo Coppia – in caso di aggressione di un dipendente (ad esempio) possono costituirsi parte civile per interruzione di pubblico servizio o per procurato allarme>. <Inoltre – aggiunge – chiederemo di potenziare la vigilanza. Non sappiamo se queste soluzioni risolveranno tutti i problemi, ma almeno potrebbero funzionare come deterrente>.
<Ovviamente, dall’altro lato, cercheremo anche di sensibilizzare l’opinione pubblica – dice ancora il coordinatore della Rsu del Sant’Anna – troppo spesso gli utenti si arrabbiano per i tempi lunghi, ma non sanno che la colpa non è né di chi lavora né dell’azienda, ma della politica messa in atto in tutta la pubblica amministrazione. Purtroppo – conclude – tra tagli e turn over non equilibrato in tutti i reparti si fanno i salti mortali per poter garantire tutti i servizi>.