Dipendenti della Exten in sciopero a Mendrisio, per contestare la scelta dell’azienda di tagliare del 26% le retribuzioni dei frontalieri e del 16% quelle dei residenti. Cresce la tensione oltreconfine – in quello che un tempo era l’Eldorado ticinese – a un mese dal terremoto valutario con la decisione della Banca Nazionale Svizzera di abolire il tasso di cambio minimo tra euro e franco, portando a una sostanziale parità fra le due monete. Gli effetti negativi non sono mancati, anche per i frontalieri. Numerose le aziende che, in queste settimane, hanno manifestato l’intenzione di abbassare gli stipendi degli impiegati che non vivono in Svizzera, per effetto del nuovo cambio.