Udienza preliminare per 12 persone, ieri mattina, in merito a una vicenda di corruzione nata attorno alla figura di Cosimo Bersano, 54 anni, agente di polizia accusato di aver diffuso – dietro compenso o altri benefici – informazioni riservate acquisite dalle banche dati non solo delle forze dell’ordine, ma anche di Aci, Inps, Comuni. Fatti avvenuti tra il 2011 e il mese di aprile del 2014. A processo con lui anche tutti i presunti beneficiari delle informazioni, che secondo la Procura di Como sarebbero stati a conoscenza del carattere illecito della notizia che stavano ricevendo. Tra questi nomi anche quello di Emanuele La Rosa, suocero di Alberto Arrighi e coinvolto nella distruzione del corpo della vittima dell’omicidio dell’armeria, Giacomo Brambilla.
Diverse le posizioni prese dagli imputati. Due beneficiari delle informazioni hanno chiesto di patteggiare 5 mesi e 20 giorni, altri tre hanno ottenuto la messa alla prova. In quattro (tra cui Bersano e La Rosa) rischieranno il rinvio a giudizio nell’udienza dell’8 aprile prossimo, mentre tutti gli altri hanno chiesto il rito Abbreviato.
Tratto da Corriere di Como