I cittadini lombardi saranno chiamati ad esprimersi sulla richiesta allo Stato di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Il Consiglio regionale ha approvato ieri la proposta di referendum consultivo. Ecco il testo del quesito: <Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma della Costituzione?>.
La proposta doveva raccogliere per Statuto i due terzi dei consensi dell’aula: a favore si sono espressi 58 consiglieri (Lega Nord, Lista Maroni, Forza Italia, NCD, Fratelli d’Italia, Pensionati, Gruppo Misto e M5S), contrari 20 (PD, ad eccezione di Corrado Tomasi, e Patto Civico). <Questa Regione ha tutti i motivi di reclamare autonomia politica e amministrativa – ha dichiarato il relatore Stefano Bruno Galli (Lista Maroni) – perché parte dei quattro motori d’Europa, propulsore della strategia macroregionale alpina e alla luce del suo peso del 21% del Pil nazionale e dei 54 miliardi di residuo fiscale. La differenziazione deve essere un criterio di premialità>.