Politici compatti contro la chiusura degli uffici postali dalla Regione al Parlamento. La commissione regionale Bilancio ha sentito ieri i vertici lombardi di Poste Italiane. Oggi, invece, il confronto con in sindacati – sempre in Regione – in Commissione Attività Produttive. Unanime la preoccupazione per l’impatto negativo sui territori della riorganizzazione, che dovrebbe partire il 15 aprile e che prevede in Lombardia la chiusura di 61 uffici e la rimodulazione oraria per altri 120. Quattro gli uffici comaschi destinati a chiudere – Bulgorello di Cadorago, Camnago Faloppio, Como 3 e Tremezzo – mentre 18 sportelli della provincia di Como saranno aperti a giorni alterni: Alserio, Anzano del Parco, Blevio, Brunate, Castelmarte, Cima, Colonno, Drezzo, Laino, Lanzo d’Intelvi, Nesso, Plesio, Pognana Lario, Rodero, Ronago, Sormano, Torno e Valsolda. Il caso è finito anche a Roma, dove i deputati comaschi del Partito Democratico, Chiara Braga e Mauro Guerra, hanno depositato un’interpellanza al ministro dello Sviluppo Economico.