L’udienza preliminare si è chiusa con il rinvio a giudizio tra un anno (il 29 febbraio 2016) per un uomo di Merone e una donna di Inverigo (rispettivamente di 64 e 42 anni) accusati dalla procura di Como di aver ottenuto dall’Inps una pensione di invalidità per una cecità totale quando invece il problema sarebbe stato ben più lieve.
Secondo la pubblica accusa entrambi gli indagati avrebbero ottenuto (senza però averne il diritto) una somma di 22.155 mila euro a testa, per un totale di oltre 44 mila euro sottratti all’ente pensionistico.
Le contestazioni, elevate dalla guardia di finanza, riguardano un periodo compreso tra il 2012 e il 2014.