“La nostra unica colpa era di essere e di voler continuare ad essere italiani” racconta con grande commozione Luigi Perini, presidente della sezione comasca dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ripensando a quanto vissuto dal popolo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra. Una ferita ancora aperta, una vicenda da non dimenticare. Per questo, nel 2004, è stato istituito il “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe gettate nelle cavità carsiche e delle vicende del confine orientale, con l’esodo dalle loro terre di istriani, dalmati e fiumani. Questa mattina le celebrazioni anche a Como, in biblioteca, alla presenza delle autorità civili e militari.
Durante la cerimonia sono poi state consegnate le medaglie commemorative ai familiari delle vittime delle foibe, accompagnati sul palco dai rispettivi sindaci comaschi. Quindi un momento di approfondimento, con la proiezione di un filmato tratto dal documentario “Esodo”, del Centro Studi Padre Flaminio Rocchi.