Il web non è nuovo ad ospitare il sentimento anti-italiano dei ticinesi. Negli ultimi anni è stato proprio Internet a rilanciare e a mostrarci gli spot contro i frontalieri e i cosiddetti padroncini, artigiani di servizio che varcano il confine. Tutto era iniziato con la campagna politica dell’Udc “Bala i Ratt”, per proseguire più di recente con l’invito a “Non innaffiare il giardino italiano”. Messaggi diretti a preparare il terreno ai referendum sul tetto per l’immigrazione. La crescita dei frontalieri non si è però fermata. Ora a fare discutere i navigatori da una parte e dall’altra del confine sono tre pagine create, pare, dallo stesso autore sul social network Facebook. “Basta Frontalieri ci rovinate le strade e il cantone” è il titolo della pagina più tenera con gli italiani che ogni giorno si recano in Canton Ticino per lavorare. Una seconda pagina si riferisce alla presunta incapacità di parcheggiare dei frontalieri. Entrambe potrebbero essere forse archiviate come goliardate. In passato sempre su Facebook erano comparsi gruppi e pagine poco rispettose del modo di guidare dei ticinesi in particolare sulla statale Regina. La terza pagina, riferibile allo stesso autore, è invece già nel titolo una serie di insulti ai pendolari del confine.
I gruppi sono online da poco più di una settimana e hanno totalizzato tra i settecento e i cinquecento “mi piace”.
Gli utenti sono tutti anonimi, compreso il “fondatore” delle pagine che si definisce un giovane ticinese stanco dei frontalieri che prendono lo stipendio dalla Svizzera, ma continuano a criticare la Confederazione e a “sputare nel piatto in cui mangiano”. Le regole del social network più famoso e diffuso del mondo vietano tutti i contenuti che possano “incitare all’odio verso una razza o un’etnia”. Facile pensare quindi che i responsabili italiani o svizzeri della società di Mark Zuckerberg provvederanno quanto prima a rimuovere le tre pagine.
Fonte: Corriere di Como