“In teoria diciamo con il Vangelo di porgere l’altra guancia e che è importante la libertà di esprimersi. Ma siamo umani e la prudenza è una virtù. Io non posso insultare e provocare continuamente una persona. Rischio di farla arrabbiare e di ricevere una reazione che non è giusta. Per questo dico che la libertà di espressione dev’essere prudente, educata”. Le parole sono di Papa Francesco. Il riferimento è ai fatti di Parigi, con l’attentato alla rivista satirica francese Charlie Hebdo. Episodi tragici e temi delicati – come l’uso ingiustificato della violenza, la libertà di espressione ma anche i limiti della satira – che il vescovo di Como, monsignor Diego Coletti, ha messo al centro dell’annuale incontro con la stampa, a pochi giorni dal patrono San Francesco di Sales. Alla ricerca di un confronto con i giornalisti presenti, il vescovo si è a lungo soffermato sulla necessità di essere educati e prudenti e sui limiti di un certo laicismo.