Tasse e spese di manutenzione, a Como, “mangiano” fino al 63% del canone di affitto. I dati sono stati elaborati dal Sole 24 Ore, che ha calcolato il peso delle imposte sulla casa per dimostrare in quale città sia più conveniente avere una casa da affittare.
A Como, su un canone lordo di 9.126 euro, a chi sceglie la cedolare secca restano 5.069 euro, al netto di imposte e spese che pesano per il 44%. Ciò si traduce in un ritorno annuo sul capitale investito del 2,56%. Applicando non la cedolare secca ma il prelievo ordinario, imposte e spese mangiano il 63% dello stesso canone lordo, lasciando al proprietario immobiliare 3.383 euro; in questo caso, il ritorno annuo sul capitale investito scende all’1,71%.<Purtroppo non è una novità – commenta Claudio Bocchietti, presidente di Confedilizia Como – il legislatore, da anni, sta cercando di spostare gli investimenti dal mattone agli strumenti finanziari. L’immobile comunque non tradisce, perciò non vedo fughe verso altri investimenti>.