Sono stati sentiti oggi in tribunale a Como i primi testimoni del processo a carico del 35enne residente in città accusato di lesioni gravissime per aver ridotto in fin di vita (ancora oggi la situazione è delicatissima) un 64enne agente della polizia cantonale elvetica al termine di un banale litigio nato, pare, per questioni calcistiche. Quella sera infatti, il 1 giugno 2012, nel bar di Ponte Chiasso dove i due si trovavano era trasmessa in televisione una amichevole pre campionati Europei tra l’Italia e la Russia.
Il litigio si trascinò poi in strada, fin quando tra un pugno ricevuto e uno spintone dato, il 64enne cadde all’indietro picchiando violentemente il capo sul selciato. Impatto che provocò un danno cerebrale gravissimo, che ancora oggi costringe la vittima in un letto in condizioni più che serie.